Museo Padre Aurelio Menin
Sul retro della Grotta di Lourdes troviamo l’ingresso del museo. Fortemente voluto dal suo fondatore, padre Aurelio Menin, il museo fu inaugurato nel 1972 e oggi porta il suo nome. Nasce per raccogliere le testimonianze geologiche della valle del Chiampo, dove 50 milioni di anni fa arrivavano le acque del mare.
In seguito a eruzioni vulcaniche, animali e vegetali marini vennero imprigionati nella pietra, e sono giunti sino a noi racchiusi nel prezioso marmo della Valle.
Negli anni il museo è stato molto ampliato, e oggi si sviluppa in undici diverse sezioni. La prima sezione è dedicata a strumenti musicali provenienti da diverse parti del mondo. La seconda sezione riguarda la mineralogia e presenta una splendida raccolta di minerali italiani e stranieri.
La terza sezione si interessa di zoologia con una raccolta di 1500 animali imbalsamati. La quarta sezione è dedicata alla geologia applicata e mostra l'unica collezione di 74 diversi tipi di marmo della Valchiampo.
La quinta sezione del museo riguarda l'erbario fotografico della Valchiampo con la collezione fotografica di 50 erbe medicinali della Valle.
La sesta sezione è dedicata alla gipsoteca del Beato Claudio, con gessi originali delle opere scultoree del Beato e molti suoi oggetti personali e di lavoro. La settima sezione si interessa di conchigliologia con una vasta raccolta di conchiglie marine da diverse parti del mondo.
L'ottava sezione è dedicata alla paleontologia con la più ricca collezione di fossili della Valle. La nona sezione riguarda la paletnologia con reperti e strumenti della antica popolazione della Valchiampo. La decima sezione si interessa di etnologia e missioni francescane con molti e ricchi materiali di diversi popoli. L'undicesima sezione è infine dedicata alle arti figurative, con una raccolta di 125 opere tra pitture e sculture.