Villa Contarini Camerini

Cap. 5 - L’auditorium

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L’auditorium

La sala al centro del corpo principale di villa Contarini Camerini è una meravigliosa opera realizzata nel Cinquecento, che caratterizza l’intero edificio. Si ipotizza che la sala sia stata progettata da Andrea Palladio.

La grande sala, a cui si accede dall’ingresso principale, ha al centro del soffitto un’ampia apertura che dà sul secondo piano e quindi, attraverso un’ulteriore apertura al centro del soffitto, sul terzo piano. La forma della sala al secondo piano è quella di una chitarra rovesciata e per questo motivo viene chiamata “Sala della Chitarra”.

La sala al terzo piano è la “Sala della musica”, e qui erano ospitati i musicisti che suonavano durante le sfarzose feste. Il soffitto al terzo piano è interamente in legno, e dalle aperture la musica risuona e si diffonde verso il basso, nella Sala della Chitarra e nell’Auditorium. La struttura delle tre sale sovrapposte diventa un incredibile strumento per amplificare la musica suonata dalle orchestre, nei secoli passati e ancora oggi.

L’acustica dell’Auditorium è perfetta, e lasciava stupiti tutti gli ospiti che venivano avvolti dalla musica, pur non vedendo i musicisti. Ancora oggi in questa sala sono eseguiti concerti di musica classica e l’orchestra da camera “I Solisti Veneti”, famosa in tutto il mondo, incide qui la sua musica.

Nel 1685, Marco Contarini ospitò in Villa il Vescovo di Osnabruck, anche Duca di Brunswick, nobile molto influente nella scena politica europea. La visita di questo nobile fu il momento più importante della storia della Villa, caratterizzato da un grandioso ricevimento. Marco Contarini preparò probabilmente il più sfarzoso e splendido ricevimento mai tenuto in una villa veneta.

All’interno gli ospiti furono accolti da grandiosi banchetti, degustati mentre si ascoltava la musica nella Sala delle Audizioni. Per tutta la durata del ricevimento, inoltre, nel cortile davanti la Villa carri trionfali e personaggi mascherati intrattenevano gli ospiti, cavalli di alte scuole si esibivano in pose e spettacoli equestri e nella peschiera si mettevano in scena finte battaglie navali.