villa carlotti

Cap. 3 - L'Architettura

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L'Architettura

Villa Carlotti, a Caprino Veronese, è inserita in un contesto paesaggistico molto suggestivo. Le pendici del monte Baldo si innalzano imponenti dietro la Villa e sembrano sfiorare la corte posteriore. La parte anteriore della Villa si apre verso il centro del paese, fondendosi perfettamente nel contesto cittadino.

Il complesso della Villa è composto da un’elegante casa padronale, antica abitazione dei nobili proprietari, da una maestosa barchessa rustica a sette arcate sul lato sinistro, un ampio giardino anteriore e uno posteriore.

Il giardino anteriore alla Villa si affaccia sulla piazza del paese; è ampio, ricco di aiuole e ben curato ed è diviso in due da un muretto. Lo spazio più vicino alla casa padronale era in passato la “corte signorile”, ricca di statue che si possono ammirare ancora oggi. Sul retro dell’edificio principale si trova uno stabile rustico del Quattrocento. In passato, questo edificio era usato come stalla o deposito.

Una scala esterna permette di accedere al piano superiore, dove un tempo alloggiavano i contadini. La disposizione degli spazi di questo edificio rispecchia una struttura molto ricorrente, nei secoli passati, nel territorio ai piedi del monte Baldo. Nel tempo la casa padronale ha inglobato questo edificio, e oggi ne costituisce un prolungamento.

Originariamente l’ingresso all’intero complesso della Villa avveniva da un cancello sostenuto da due massicci pilastri in pietra bugnata. Sopra i pilastri, tutt’oggi presenti, si trovano due statue di nani molto espressive, che vigilano sugli ospiti che entrano in Villa.

L’autore di queste opere è Giovanni Bendazzoli. Lo scultore è noto anche per aver realizzato le statue dei nani poste sopra il muro di cinta di villa Valmarana ai Nani, a Vicenza.

Fino a metà del Novecento, a destra della casa padronale sorgeva una torretta, simbolo della Villa e del paese. Per adattare il giardino anteriore alla nuova piazza di Caprino Veronese, nel 1960 la torretta e la recinzione attorno alla villa furono demolite.

Villa Carlotti perse parte della propria struttura originale, ma in questo modo si integrò perfettamente al contesto cittadino.

La casa padronale di Villa Carlotti è composta da un blocco centrale più alto e da due blocchi laterali. L’ultimo piano del blocco centrale si innalza con un timpano triangolare che spicca al di sopra dei blocchi laterali. Il timpano contiene al centro lo stemma della famiglia Carlotti e ai lati due aperture di forma ovale.

Sopra il timpano, spiccano due pinnacoli in pietra. I blocchi laterali presentano, alla loro sommità, due balaustre che circondano tutto il perimetro. Agli angoli di ciascun blocco laterale, vi sono delle statue.

La facciata principale della Villa presenta al piano terra un elegante porticato a tre arcate che funge da ingresso all’edificio.

Al secondo e al quarto piano, in corrispondenza del porticato, sono posti due poggioli realizzati in pietra locale. Lo stesso tipo di pietra è stato utilizzato per tutte le decorazioni presenti nella Villa.

Le finestre della facciata principale sono allineate in senso verticale e orizzontale, e sopra ciascuna finestra vi è un architrave come decorazione.