La quattordicesima stazione è caratterizzata dal monumentale sepolcro dove è deposto il martoriato corpo di Cristo.
L’opera è arricchita dalla scultura bronzea di Gesù realizzata da fra Claudio Granzotto. Il sepolcro è una copia fedele del sacro sepolcro di Gerusalemme di cui riproduce forma e struttura. La struttura è completamente rivestita di marmo.
Anche la grande pietra rotonda posta a chiusura del sepolcro è in marmo, ha un diametro di 2,15 metri e pesa 32 quintali. La pietra ruota perfettamente fra due aperture: all’esterno l’ingresso è ad arco tutto sesto e verso l’interno una porta solo leggermente arcuata.
L'entrata riproduce la scena narrata nei vangeli. Le donne, giunte per preparare e profumare il corpo di Gesù, trovarono l’immensa pietra rotolata e il sepolcro aperto.
All’interno trova posto una teca sferica che conserva un pezzo di roccia proveniente dal santo sepolcro di Gerusalemme.
Nel piccolo vano di sepoltura si trova la statua di bronzo copia dell’opera “Cristo morto” scolpita dal Beato Claudio Granzotto nel 1941 dopo un attento e prolungato studio sulla Sindone (l’originale in marmo bianco di Carrara è nella chiesa di S. Francesco a Vittorio Veneto).
Le linee che modellano il corpo di Gesù sono semplici e fluide: il corpo di Cristo è abbandonato al riposo della morte, ma già proteso nell’attesa della risurrezione.
L’angelo che apre il magnifico cammino della Via Crucis di Chiampo, la chiude con l’annuncio della risurrezione e conduce il pellegrino all’entrata della Grotta, fedele riproduzione di quella di Lourdes.
