Villa Comunità Mel

Cap. 6 - Il Palazzo delle Contesse

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Il Palazzo delle Contesse

Nella Piazza Papa Luciani, centro del paese, si affacciano i palazzi storici più importanti tra cui il Palazzo “delle Contesse” nell’angolo ovest. Il nome del Palazzo deriva da vicende sentimentali del proprietario Adriano Del Zotto, che sposò in prime nozze la contessa veneziana Elisabetta Papadopuli e, rimasto vedovo, sposò la contessa veneziana Elisabetta Tiepolo.

Il Palazzo “delle Contesse” fu costruito nel Seicento, ristrutturato una prima volta dallo stesso Adriano Del Zotto agli inizi del 1800, recentemente restaurato una seconda volta e adibito a centro culturale per la comunità di Mel. Il Palazzo oggi ospita anche il Museo Civico Archeologico nel quale sono esposti importanti reperti provenienti dalla necropoli paleoveneta dell’età del ferro situata nella parte bassa dell’abitato di Mel.

La struttura architettonica del Palazzo “delle Contesse”, tipica delle residenze nobili venete, presenta un edificio compatto e un tetto a padiglione con raffinati comignoli poligonali. La facciata principale è composta da vari elementi che evidenziano i settori orizzontali del Palazzo e che si integrano in modo armonioso e omogeneo.

Il piano terra è decorato in pietra bugnata in contrasto con i piani sovrastanti che presentano un intonaco liscio. Le finestre dei piani superiori sono incorniciate da riquadri di color tenue e sono collegate da delicate fasce orizzontali, che marcano ancor di più l’aspetto orizzontale dell’ edificio.

All’ultimo piano, nel sottotetto, le finestre sono molto piccole e quadrate, poste immediatamente sotto il cornicione. Nella facciata principale l’elemento decorativo più importante è una trifora con balaustra metallica e con tre portafinestre alte, rifinite in pietra, due frontoncini curvi e uno a triangolo.

La parte posteriore del Palazzo è completamente diversa dalla facciata anteriore sia nella struttura sia nella decorazione. La facciata posteriore evidenzia i settori verticali del Palazzo: la sezione a destra presenta logge sovrastanti e colonne in stile tuscanico, la sezione al centro ha finestre o porta-finestre alte e curve con balconcino ma senza polifora, mentre la sezione a sinistra è caratterizzata da finestre rettangolari a coppia con cornice in pietra.

All’interno del Palazzo sono da osservare i ben curati pavimenti alla veneziana e lo splendido affresco del soffitto del salone che mostra l’allegoria dell’Aurora, la divinità Eos, sopra un carro che scaccia la notte.