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Villa Cordellina Lombardi

Cap. 4 - Gli affreschi del Tiepolo

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Gli affreschi del Tiepolo

Il salone d'onore di villa Cordellina Lombardi è una raffinata invenzione dell'architetto Giorgio Massari. Il Massari decise di non interrompere le pareti dal lato più lungo e di collocare le porte che conducono alle stanze laterali ai quattro angoli della sala.

Carlo Cordellina affidò la decorazione del salone a Gianbattista Tiepolo, che nel 1743 realizzò tre affreschi d'ispirazione neoclassica, profondamente influenzato dai pittori del Cinquecento. Gli affreschi sono ideati come quadri che emergono dalla parete, decorata con lesene corinzie, finte colonne dipinte.

I temi degli affreschi alle pareti esaltano le virtù della moderazione e della clemenza. L'affresco del soffitto, invece, porta in trionfo l'intelligenza e la nobiltà d'animo.

Nella parete destra, Tiepolo dipinse una scena tratta dalla storia greca: “la famiglia di Dario ai piedi di Alessandro Magno”. Il dipinto mostra ed esalta il gesto di clemenza compiuto da Alessandro che dona la libertà alla famiglia di Dario, sconfitto nella battaglia di Isso.

Nella parete sinistra è rappresentata una scena tratta dalla storia romana: “la continenza di Scipione”. L'affresco mostra il generale Scipione che libera la fidanzata di Alluccio e porge come dono di fidanzamento le statue di Minerva e Apollo, poste ai lati del trono dello stesso Scipione.

In basso, a sinistra del dipinto, si può scorgere la firma dell'autore: Gio. Battista Tiepolo F.. In questi affreschi si nota la profonda influenza classica dell'artista Paolo Veronese. Le scene sono proposte come opere teatrali. L'osservatore partecipa al dramma delle vicende dall'esterno.

L'intero soffitto del salone d'onore misura 6 metri in larghezza e 11 metri in lunghezza. L'affresco sul soffitto è stato purtroppo gravemente danneggiato nel tempo dalle infiltrazioni d'acqua, ed è stato staccato nel 1917. L'opera rimase nel Museo Civico di Vicenza fino al 1956, quando Vittorio Cordellina la riportò al suo antico splendore, grazie a un importante restauro, e la ricollocò nella sua posizione originale.

La scena dipinta rappresenta “il trionfo della Virtù e dell'Intelligenza sull'Errore”, uno dei temi più ricorrenti nella pittura del Tiepolo. Le figure della Virtù e della Nobiltà si innalzano sulle nubi tra la gioia degli angioletti e lo squillo di tromba dell'Intelligenza.

In contrapposizione a questa festosa immagine, si vede l'Errore che precipita a testa in basso. La decorazione del soffitto è completata da sei piccoli affreschi monocromi: i quattro affreschi degli angoli rappresentano la Poesia, la Pittura, la Giurisprudenza e l'Arte Militare mentre quelli al centro rappresentano il Merito e il Consiglio.

Sopra le quattro porte agli angoli del salone sono decorate le allegorie dei quattro Continenti, monocromi di color seppia su sfondo dorato.

Gli affreschi di villa Cordellina sono il secondo ciclo di decorazione che il Tiepolo realizza nel Vicentino. Le opere rappresentano un perfetto esempio di combinazione tra le influenze del Cinquecento classico e le tinte brillanti, caratteristiche di Paolo Veronese.