Villa Pojana

Cap. 4 - La loggia

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La loggia

I nobili ospiti veneziani di villa Pojana erano accolti in un ambiente fastoso, il salone d’onore, decorato con affreschi di Gianbattista Zelotti intorno al 1558. L’ingresso a questa sala principale avviene dalla scalinata, decorata alla base con due statue di Girolamo Albanese realizzate 1658, e dall’elegante loggia.

Le decorazioni interne sulla volta della loggia propongono due temi molto cari a Bonifacio Pojana: l’autocelebrazione di cavaliere della Repubblica Serenissima e la morale come vittoria delle Virtù sui Vizi. All’interno della loggia, sopra il portale principale, compare il busto in pietra di Bonifacio Pojana.

Sopra il busto vi sono affreschi di armi, lance, trofei e armature come simboli dell’alto valore militare di Bonifacio e al centro lo stemma della famiglia Pojana. Di fronte al busto, nella parete sopra la serliana, vi è una lunetta affrescata con temi che celebrano ancora una volta il valore militare di Bonifacio. Qui, al centro della lunetta, vi è lo stemma della nobile famiglia della moglie di Bonifacio, Piera da Porto.

Gli affreschi più belli ed esplicativi sono quelli dipinti nelle lunette laterali, ai lati nord e sud della loggia, rispettivamente a sinistra e a destra salendo dalla scalinata principale. A nord è rappresentata “La Virtù che scaccia i Vizi” e a sud è dipinta “La Prudenza che scaccia i Vizi”.

Il soffitto della loggia, interamente affrescato, è suddiviso in riquadri geometrici ordinati in maniera simmetrica a partire dal centro. Nei riquadri, formati da ghirlande floreali finte, sono dipinte diverse scene di divinità fluviali alternate ad allegorie.

Al centro del soffitto vi è un affresco a forma di ottagono che mostra l’allegoria della Fortuna. Nei riquadri a lato a forma di ovale sono invece raffigurati il Tempo e la Fama. Continuando verso l’esterno della volta, si trovano dipinti otto monocromi di divinità fluviali dentro finte cornici in stucco, quattro per lato.

Gli affreschi della loggia, oggi, non appaiono purtroppo in un perfetto stato di conservazione a causa di infiltrazioni d’acqua avvenute nei passati anni di degrado. Nel 2002, tuttavia, l’Istituto Regionale per le Ville Venete intervenne con un profondo restauro degli affreschi e delle decorazioni, grazie al quale si è evitato di perdere un tesoro artistico prezioso.